Song | Amico Fragile |
Artist | Fabrizio De André |
Album | Volume 8 |
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Evaporato in una nuvola rossa | |
in una delle molte feritoie della notte | |
con un bisogno d'attenzione e d'amore | |
troppo "se mi vuoi bene piangi" | |
per essere corrisposti | |
valeva la pena divertirvi le serate estive | |
con un semplicissimo "mi ricordo" | |
per osservarvi affittare un chilo d'erba | |
ai contadini in pensione e alle loro donne | |
e regalare a piene mani oceani | |
ed altre ed altre onde ai marinai in servizio | |
fino a scoprire ad uno ad uno i vostri nascondigli | |
senza rimpiangere la mia credulità | |
perché già dalla prima trincea | |
ero più curioso di voi | |
ero molto più curioso di voi. | |
E poi sospeso tra i vostri "come sta" | |
meravigliato dai luoghi meno comuni e più feroci | |
tipo "come ti senti, amico fragile | |
se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te" | |
"Lo sai che io ho perduto due figli" | |
"Signora lei è una donna piuttosto distratta". | |
E ancora ucciso dalla vostra cortesia | |
nell'ora in cui un mio sogno | |
ballerina di seconda fila | |
agitava per chissà quale avvenire | |
il suo presente di seni enormi | |
e il suo cesareo fresco | |
pensavo è bello che dove finiscono le mia dita | |
debba in qualche modo incorniciare una chitarra. | |
E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci | |
mi sentivo meno stanco di voi | |
ero molto meno stanco di voi. | |
Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta | |
fino a vederle spalancarsi la bocca. | |
Potevo chiedere ad uno qualunque dei miei figli | |
di parlare ancora male e ad alta voce di me. | |
Potevo barattare la mia chitarra e il suo elmo | |
con una scatola di legno che dicesse perderemo. | |
Potevo chiedervi come si chiama il vostro cane | |
il mio è un po' di tempo che si chiama Libero. | |
Potevo assumere un cannibale al giorno | |
per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle. | |
Potevo attraversare litri e litri di corallo | |
per raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci. | |
E mai che mi sia venuto in mente | |
di essere più ubriaco di voi | |
di essere molto più ubriaco di voi. |
Evaporato in una nuvola rossa | |
in una delle molte feritoie della notte | |
con un bisogno d' attenzione e d' amore | |
troppo " se mi vuoi bene piangi" | |
per essere corrisposti | |
valeva la pena divertirvi le serate estive | |
con un semplicissimo " mi ricordo" | |
per osservarvi affittare un chilo d' erba | |
ai contadini in pensione e alle loro donne | |
e regalare a piene mani oceani | |
ed altre ed altre onde ai marinai in servizio | |
fino a scoprire ad uno ad uno i vostri nascondigli | |
senza rimpiangere la mia credulita | |
perche gia dalla prima trincea | |
ero piu curioso di voi | |
ero molto piu curioso di voi. | |
E poi sospeso tra i vostri " come sta" | |
meravigliato dai luoghi meno comuni e piu feroci | |
tipo " come ti senti, amico fragile | |
se vuoi potro occuparmi un' ora al mese di te" | |
" Lo sai che io ho perduto due figli" | |
" Signora lei e una donna piuttosto distratta". | |
E ancora ucciso dalla vostra cortesia | |
nell' ora in cui un mio sogno | |
ballerina di seconda fila | |
agitava per chissa quale avvenire | |
il suo presente di seni enormi | |
e il suo cesareo fresco | |
pensavo e bello che dove finiscono le mia dita | |
debba in qualche modo incorniciare una chitarra. | |
E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci | |
mi sentivo meno stanco di voi | |
ero molto meno stanco di voi. | |
Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta | |
fino a vederle spalancarsi la bocca. | |
Potevo chiedere ad uno qualunque dei miei figli | |
di parlare ancora male e ad alta voce di me. | |
Potevo barattare la mia chitarra e il suo elmo | |
con una scatola di legno che dicesse perderemo. | |
Potevo chiedervi come si chiama il vostro cane | |
il mio e un po' di tempo che si chiama Libero. | |
Potevo assumere un cannibale al giorno | |
per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle. | |
Potevo attraversare litri e litri di corallo | |
per raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci. | |
E mai che mi sia venuto in mente | |
di essere piu ubriaco di voi | |
di essere molto piu ubriaco di voi. |
Evaporato in una nuvola rossa | |
in una delle molte feritoie della notte | |
con un bisogno d' attenzione e d' amore | |
troppo " se mi vuoi bene piangi" | |
per essere corrisposti | |
valeva la pena divertirvi le serate estive | |
con un semplicissimo " mi ricordo" | |
per osservarvi affittare un chilo d' erba | |
ai contadini in pensione e alle loro donne | |
e regalare a piene mani oceani | |
ed altre ed altre onde ai marinai in servizio | |
fino a scoprire ad uno ad uno i vostri nascondigli | |
senza rimpiangere la mia credulità | |
perché già dalla prima trincea | |
ero più curioso di voi | |
ero molto più curioso di voi. | |
E poi sospeso tra i vostri " come sta" | |
meravigliato dai luoghi meno comuni e più feroci | |
tipo " come ti senti, amico fragile | |
se vuoi potrò occuparmi un' ora al mese di te" | |
" Lo sai che io ho perduto due figli" | |
" Signora lei è una donna piuttosto distratta". | |
E ancora ucciso dalla vostra cortesia | |
nell' ora in cui un mio sogno | |
ballerina di seconda fila | |
agitava per chissà quale avvenire | |
il suo presente di seni enormi | |
e il suo cesareo fresco | |
pensavo è bello che dove finiscono le mia dita | |
debba in qualche modo incorniciare una chitarra. | |
E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci | |
mi sentivo meno stanco di voi | |
ero molto meno stanco di voi. | |
Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta | |
fino a vederle spalancarsi la bocca. | |
Potevo chiedere ad uno qualunque dei miei figli | |
di parlare ancora male e ad alta voce di me. | |
Potevo barattare la mia chitarra e il suo elmo | |
con una scatola di legno che dicesse perderemo. | |
Potevo chiedervi come si chiama il vostro cane | |
il mio è un po' di tempo che si chiama Libero. | |
Potevo assumere un cannibale al giorno | |
per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle. | |
Potevo attraversare litri e litri di corallo | |
per raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci. | |
E mai che mi sia venuto in mente | |
di essere più ubriaco di voi | |
di essere molto più ubriaco di voi. |