Boogie

Boogie Lyrics

Song Boogie
Artist Paolo Conte
Album Paris Milonga [RCA]
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Due note ed il ritornello era già nella pelle di quei due; il corpo di lei mandava vampate africane, lui sembrava un coccodrillo.
I sax spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga e la canzone andava avanti, sempre più affondata nell'aria. Quei due continuavano; da lei saliva afrore di coloniali che giungevano a lui, come da una di quelle drogherie di una volta che tenevano la porta aperta davanti alla primavera.
Qualcuno nei paraggi cominciava a starnutire; il ventilatore ronzava immenso dal soffitto, esausto, i sax ipnotizzati. Dai movimenti di lei si spandevano rumori di gomma e di vernice, da lui di cuoio; le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera che fumava al mentolo, altri starnutivano senza malizia e la canzone andava elegante, l'orchestra era partita, decollava.
I musicisti, un tutt'uno col soffitto e il pavimento, solo il batterista nell'ombra guardava con sguardi cattivi; quei due danzavano bravi. Una nuova cassiera sostituiva la prima, questa qui aveva gli occhi da lupa e masticava caramelle allascane.
Quella musica continuava, era una canzone che diceva e non diceva; l'orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato.
Quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare…
Un quinto personaggio esitò, prima di starnutire, poi si rifugiò nel nulla…
Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti...
Due note ed il ritornello era gia nella pelle di quei due il corpo di lei mandava vampate africane, lui sembrava un coccodrillo.
I sax spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga e la canzone andava avanti, sempre piu affondata nell' aria. Quei due continuavano da lei saliva afrore di coloniali che giungevano a lui, come da una di quelle drogherie di una volta che tenevano la porta aperta davanti alla primavera.
Qualcuno nei paraggi cominciava a starnutire il ventilatore ronzava immenso dal soffitto, esausto, i sax ipnotizzati. Dai movimenti di lei si spandevano rumori di gomma e di vernice, da lui di cuoio le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera che fumava al mentolo, altri starnutivano senza malizia e la canzone andava elegante, l' orchestra era partita, decollava.
I musicisti, un tutt' uno col soffitto e il pavimento, solo il batterista nell' ombra guardava con sguardi cattivi quei due danzavano bravi. Una nuova cassiera sostituiva la prima, questa qui aveva gli occhi da lupa e masticava caramelle allascane.
Quella musica continuava, era una canzone che diceva e non diceva l' orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato.
Quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare
Un quinto personaggio esito, prima di starnutire, poi si rifugio nel nulla
Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti...
Due note ed il ritornello era già nella pelle di quei due il corpo di lei mandava vampate africane, lui sembrava un coccodrillo.
I sax spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga e la canzone andava avanti, sempre più affondata nell' aria. Quei due continuavano da lei saliva afrore di coloniali che giungevano a lui, come da una di quelle drogherie di una volta che tenevano la porta aperta davanti alla primavera.
Qualcuno nei paraggi cominciava a starnutire il ventilatore ronzava immenso dal soffitto, esausto, i sax ipnotizzati. Dai movimenti di lei si spandevano rumori di gomma e di vernice, da lui di cuoio le luci saettavano sul volto pechinese della cassiera che fumava al mentolo, altri starnutivano senza malizia e la canzone andava elegante, l' orchestra era partita, decollava.
I musicisti, un tutt' uno col soffitto e il pavimento, solo il batterista nell' ombra guardava con sguardi cattivi quei due danzavano bravi. Una nuova cassiera sostituiva la prima, questa qui aveva gli occhi da lupa e masticava caramelle allascane.
Quella musica continuava, era una canzone che diceva e non diceva l' orchestra si dondolava come un palmizio davanti a un mare venerato.
Quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare
Un quinto personaggio esitò, prima di starnutire, poi si rifugiò nel nulla
Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti...
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