[00:01.80]Tancredi, che Clorinda un uomo stima, [00:11.99]Vol ne l'armi provarla al paragone. [00:21.42] [00:27.29]Va girando colei l'alpestre cima [00:34.14]Ver altra porta ove d'entrar dispone. [00:42.39] [00:56.71]Segue egli impetuoso onde assai prima [01:04.54]Che giunga in guisa avvien che d'armi suone, [01:13.66]Ch'ella si volge e grida: “O tu, che porte [01:24.06]Correndo sì?” Rispose: “E guerra e morte.” [01:29.59]“Guerra e mort'havrai,” disse. “Io non rifiuto [01:31.79]Darlati se la cerchi,” e fermo attende. [01:38.35]Nè vol Tancredi, ch'ebbe a piè veduto [01:47.62]Il suo nemico, usar cavallo, e scende, [01:52.58]E impugna l'uno e l'altro il ferro acuto [01:57.47]Ed aguzza l'orgoglio e l'ira accende. [02:02.43]E vansi incontro a passi tardi e lenti [02:26.83]Quai due tori gelosi e d'ira ardenti. [02:37.83](Sinfonia) [03:14.19]Notte, che nel profondo oscuro seno [03:25.71]Chiudesti e nell'oblio fatto sì grande, [03:41.96]Degno d'un chiaro sol, degno d'un pieno [03:51.94]Teatro opre sarian sì memorande, [04:05.02]Piacciati ch'indi il tragga e'n bel sereno [04:40.71]Alle future età lo spieghi e mande [04:52.36]Viva la fama lor e tra lor gloria [05:00.59]Splenda del fosco tuo l'alta memoria. [05:15.35]Non schivar, non parar, non pur ritrarsi [05:20.78]Voglion costor nè qui destrezza ha parte. [05:23.76]Non danno i colpi hor finti hor pieni hor scarsi; [05:33.03]Toglie l'ombra e'l furor l'uso dell'arte. [05:39.01]Odi le spade orribilimente urtarsi [05:49.04]A mezzo il ferro e'l piè d'orma non parte. [05:53.17]Sempre il piè fermo e la man sempre in moto, [06:01.92]Nè scende taglio in van nè punta a voto. [06:09.11]L'onta irrita lo sdegno alla vendetta [06:12.97]E la vendetta poi l'onta rinnova, [06:17.12]Onde sempre al ferir, sempre alla fretta [06:21.15]Stimol novo s'aggiunge e piaga nova. [06:25.09]D'hor in hor più si mesce e più ristretta [06:28.64]Si fa la pugna e spada oprar non giova; [06:32.59]Dansi coi pomi e infelloniti e crudi, [06:36.48]Cozzan con gli elmi insieme e con gli scudi. [06:42.52]Tre volte il cavalier la donna stringe [06:51.55]Con le robuste braccia ed altre tante, [06:57.04]Poi da quei nodi tenaci ella si scinge, [07:08.30]Nodi di fier nemico e non d'amante. [07:19.61]Tornano al ferro e l'un e l'altro il tinge [07:27.89]Di molto sangue, e stanco ed anelante [07:48.40]E questi e quegli alfin pur si ritira [07:58.40]E dopo lungo faticar respira. [08:13.79]L'un l'altro guarda e del suo corpo esangue [08:26.77]Sul pomo della spada appoggia il peso. [08:38.79]Già de l'ultima stella il raggio langue [08:45.92]Sul primo albor ch'è in oriente acceso. [08:49.89]Vede Tancredi in maggior copia il sangue [08:55.77]Del suo nemico e sè non tanto offeso. [09:00.23]Ne gode e insuperbisce. O nostra folle [09:10.37]Mente ch'ogni aura di fortuna estolle! [09:17.37]Misero, di che godi? O quanti mesti [09:26.93]Fiano i trionfi ed infelice il vanto! [09:32.00]Gli occhi tuoi pagheran, s'in vita resti, [09:40.38]Di quel sangue ogni stilla un mar di pianto. [09:57.08]Così tacendo e rimandando questi [10:09.43]Sanguinosi guerrier cessaro alquanto. [10:15.75]Ruppe il silenzio alfin Tancredi e disse, [10:23.90]Perchè il suo nome l'un l'altro scoprisse: [10:29.55]“Nostra sventura è ben che qui s'impieghi [10:37.04]Tanto valor dove silenzio il copra. [10:43.31]Ma poi che sorte ria vien che ci nieghi [10:50.10]E lode e testimon degni de l'opra, [10:54.21]Pregoti, se fra l'armi han loco i prieghi, [11:03.40]Che'l tuo nome e'l tuo stato a me tu scopra, [11:10.98]Acciò ch'io sappia, o vinto o vincitore, [11:16.02]Chi la mia morte o la mia vita honore.” [11:26.96]Rispose la feroce: “Indarno chiedi [11:32.61]Quel ch'ho per uso di non far palese, [11:37.39]Ma, chiunque io mi sia, tu innanzi vedi [11:43.47]Un di quei duo che la gran torre accese.” [11:47.10]Arse di sdegno a quel parlar Tancredi [11:52.22]E “In mal punto il dicesti,” [indi riprese,] [11:55.75]“E'l tuo dir e'l tacer di par m'alletta, [11:59.02]Barbaro discortese, alla vendetta.” [12:02.54]Torna l'ira nei cori e li trasporta [12:07.87]Benche deboli in guerra a fiera pugna [12:11.87]U'l'arte in bando, u'già la forza è morta [12:17.88]Ove invece d'entrami il furor pugna! [12:21.85]Oh che sanguigna e spaziosa porta [12:27.46]Fa l'una e l'altra spada ovunque giugna [12:29.71]Nell'armi e nelle carni! e se la vita [12:38.80]Non esce, sdegno tienla al petto unita. [12:42.12]Ma ecco homai l'hora fatal è giunta [12:49.30]Che'l viver di Clorinda al suo fin deve. [12:58.08]Spinge egli il ferro nel bel sen di punta [13:03.30]Che vi s'immerge e'l sangue avido beve, [13:09.23]E la veste che, d'or vago trapunta, [13:17.20]Le mammelle stringea tenere e lieve, [13:23.89]L'empie d'un caldo fiume. Ella già sente [13:35.43]Morirsi e'l piè le manca egro e languente. [13:50.01]Segue egli la vittoria, e la traffitta [13:56.23]Vergine minacciando incalza e preme. [13:58.97]Ella, mentre cadea, la voce afflitta [14:11.72]Movendo, disse le parole estreme, [14:20.39]Parole ch'a lei novo spirto ditta, [14:35.59]Spirto di fè, di carità, di speme, [14:41.91]Virtù che Dio l'infonde, e se rubella [14:49.73]In vita fu, la vol in morte ancella. [15:04.33]“Amico, hai vinto. Io ti perdon, perdona [15:29.77]Tu ancora—al corpo no, che nulla pave— [15:42.57]All'alma sì. Deh per lei prega e dona [15:59.29]Battesmo a me, ch'ogni mia colpa lave.” [16:12.30]In queste voci languide risuona [16:23.84]Un non so che di flebile e soave [16:30.61]Ch'al cor gli scende ed ogni sdegno ammorza [16:38.26]E gli occhi a lagrimar l'invoglia e sforza. [16:53.23]Poco quindi lontan, ne sen del monte, [16:58.93]Scaturia mormorando un picciol rio. [17:02.14]Egli v'accorse e l'elmo empiè nel fonte, [17:12.56]E tornò mesto al grande ufficio e pio. [17:24.16]Tremar sentì la man mentre la fronte [17:33.33]Non conosciuta ancor sciolse e scoprio. [17:42.11]La vide e la conobbe e restò senza [17:56.61]E voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza! [18:20.90]Non morì già che sue virtuti accolse [18:26.12]Tutte in quel punto e in guardia al cor le [18:34.82]E premendo il suo affanno a dar si volse [18:40.13]Vita con l'acqua a chi col ferro uccise. [18:50.81]Mentre egli il suon de'sacri detti sciolse, [19:03.66]Colei di gioia trasmutossi e rise, [19:12.28]E in atto di morir lieta e vivace [19:18.50]Dir parea: “S'apre il ciel, io vado in pace.”