povere vecchie sbandate perse nella mia chitarra percorsi paralleli di comune accordo in cerca di suoni speciali attenzione attenzione vi presento il numero delle corde musicali povera piccola vocale si difende come può dall'oltraggio di troppe consonanti amareggiate dal miele minore di voler far poesia per sfuggire alla violenza della mia immaturità poveri pennelli abbandonati dietro la televisione non vi scorderemo mai con le vostre impertinenze di macchie colorate rimaste sulle dita una sublime eredità non vi scorderemo mai povero viso segnato dalla smorfia del sorriso o dalla scena finale sei bravo lo stesso non badare al silenzio quando il pubblico scalcia scalcia e se ne va tu non puoi fare di più portami oltre il vedere dalla parte del clamore che fanno le cose inanimate quando l'uomo è voltato ecco la mia vita di lavoro e di antipatica sapienza te la cedo volentieri non fa proprio per me io preferisco così...