Guizza al pari di fiamma, e non è fiamma È talvolta delirio È febbre d’impeto e ardore L’inerzia lo tramuta in un languore Se ti perdi o trapassi, si raffredda Se sogni la conquista, avvampa Ha una voce che trepido tu ascolti, e del tramonto il vivido baglior Non perderti, straniero! È per la vita! È per la vita! Parla! Non perderti, straniero! Parla! Parla! Parla! Parla! È per l’amore Sì, Principessa! Avvampa e insieme langue, se tu mi guardi, nelle vene, il Sangue Il sangue! Il sangue! Il sangue! Coraggio, scioglitore degli enigmi Percuotete quei vili