作词 : Alessandro Garau 作曲 : Yuri Garau So quello che lascio ma non so cosa troverò So quello che faccio quindi so chi diventerò So chi lascio indietro ma non so chi incontreró Non mi guardo indietro non mi guardo indietro. Porte aperte, braccia aperte, Menti aperte, gambe aperte x4 Meglio una vita da Sordi o una vita da Muti: Attori o direttori? Scegli i tuoi compagni di viaggio: Donald o Putin? Combattere per un miraggio? Lascia che sfumi. Caput, riga. Ci vuole una riga Ci vogliono in riga a Kabul: sfiga! Questi sono i fatti, quando siamo fatti scopriamo che non siamo fatti per essere ritratti astratti Ma di avere i tratti divini - divinità affini - chi ci chiama matti ci vuole piegati e bambini. Ti illudi e ti reprimi, allargo i miei confini tra i fiumi con droghe e profumi, io sono pro fumo, la giri e la chiudi: bruci e consumi, mi occludo. Porto avanti la mia tecnica - Flow Judo - il governo è caduto il re è nudo. Tutto per il cash, faccio splash nel deposito se porto io i pesi tu resta comodo... Le tue nike lucide brillano più di te, si vez, ma puzzano uguale. Le mie timba luride sul tuo pizzo macramè marameo è lo stile dello stivale! Porte aperte, braccia aperte, Menti aperte, gambe aperte x4 Non ho il citofono non so chi sia Una valigia in casa non é mia Non ho una figa bionda anoressia Non ho più voglia di una botta e via Non ho più sgami per la polizia ho solo sgami per la comitiva Cambiamo posto Siamo come prima  Ne faccio una non so dove arriva Mi sogno sempre con i piedi a riva Per queste scarpe ho una malattia Per queste barre sono calamita questi rappers sono galatine Per i miei homies fino alla fine Direttori senza compagnia Sasha sul sashimy, ordiniamo a portar via. So quello che lascio, A volte bevo troppo, mi accascio. In quartiere senza casco, certe cose non le faccio… Ho dato il dito e preso tutto quanto Hai fatto storie ma non sottobanco Fiato sul collo mentre mi accoltelli Alla schiena come fratelli…